Prendo spunto da alcune affermazioni che i "soliti faciloni" ti fanno quando si parla di questo pregiatissimo alimento.
Dal blog http://www.ilsestogusto.com/ prendo la mia risposta ad una signora che lamentava la crudeltà della produzione del pregiato ficatum.
Buongiorno, vorrei rispondere alla signora Rosy.
Ogni volta che si parla di foie gras escono fuori mille legende.
Innanzitutto, in alcuni paesi del mondo è stata proibita la produzione, come l'Italia, ma non la commercializzazione o il consumo.
Per poter produrre foie gras d'anatra o d'oca, gli animali devono essere perfettamente sani, per i primi 4/6 mesi della loro vita vivono a terra in spazi verdi molto grandi senza limitazioni di movimento, solo negli ultimi sei giorni di vita vengono chiuse in gabbie piccole e viene fatto il gavage (ingozzamento)
L'ingozzamento altro non è che una riproduzione di quello che questi animali fanno naturalmente. Spiego meglio, essendo animali migratori in grado di volare anche per 7 giorni senza mai fermarsi, sono in grado di accumulare una quantità di cibo sufficiente a fargli superare le lunghe traversate, è per questo che il fegato ingrossa. L'oca o l'anatra sono dotate del "gozzo" che è una sacca naturale, del tutto simile a quella dei ruminanti, che si trova alla base del collo.
Con l'ingozzamento, che dura 3 secondi per 6 volte al giorno per massimo 6 giorni, altro non si fa che riempire questa sacca con un alimento (mais bollito) di cui gli animali sono ghiotti, questo fa si che il fegato ingrossi, senza sofferenza alcuna da parte degli animali.
Quindi secondo lei soffre di più un anatra da foie gras o una gallina da uova? O crede che il cappone sia felice di esser castrato per arrivare bello grasso a natale?
Potrei continuare per ore a parlarle di come vengono allevati i maiali da carne ma vorrei risparmiarmelo.
Questa fu la mia risposta.
Per quanto riguarda le contraddizioni, la prima enorme e probabilmente pilotata politicamente è la seguente, dal marzo 2007 ne è stata proibita la produzione nei 29 paesi della Ue ad esclusione dei paesi dove è "usuale" la produzione (Francia e Ungheria ndr). Nel 2008 il prodotto Foie Gras del Périgord è diventato IGP.
Quindi riassumendo, la stessa commissione ha detto che è fuorilegge in Italia ma è Igp in Francia, secondo voi?
L'Ungheria (le quali aziende produttrici sono di proprietà o controllate da francesi e italiani ndr.) ha fatto ancora di meglio, accedendo ai fondi europei per lo sviluppo agroalimentare ha sovvenzionato le aziende produttrici con circa 50mln di €uri...nostri... Secondo voi?
La terza e peggiore di tutti è che l'Italia è stata l'ultima a recepire alcune direttive comunitarie del 1999 sulle produzioni con coinvolti animali.
Vedete questo video trasmesso dal Tg1 sulle galline ovaiole, alle quali vengono tagliate ali e becco per evitare il cannibalismo e che fino ad oggi vivevano in 5 (fino al 1998 erano in 10) dentro gabbie di 23cmX23cm, per 2 anni al caldo e senza vedere la luce del giorno e della notte.
Cercando in rete si trova di tutto, l'Ideologia Spicciola a cui mi riferisco è sempre e solo quella di chi non vuole aprire gli occhi e che non si fa domande concrete.
Non si può, nello stesso paese, far coesistere allevamenti di galline ovaiole (finanziati anche questi con soldi pubblici) e abolire il foie gras, non ha alcun senso, se non per le lobby di produttori, che IO conosco benissimo.
Con questo non dico che la produzione non è cruenta, ma non lo è più di altre ritenute "normali".
Alesio Piccioni
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