Oggi si parla di un alimento che spacca in due le folle meglio di qualsiasi derby e di qualsiasi referendum, il Foie Gras.
Prendo spunto da alcune affermazioni che i "soliti faciloni" ti fanno quando si parla di questo pregiatissimo alimento.
Dal blog
http://www.ilsestogusto.com/ prendo la mia risposta ad una signora che lamentava la crudeltà della produzione del pregiato ficatum.
Questa fu la mia risposta.
Per quanto riguarda le contraddizioni, la prima enorme e probabilmente pilotata politicamente è la seguente, dal marzo 2007 ne è stata proibita la produzione nei 29 paesi della Ue ad esclusione dei paesi dove è "usuale" la produzione (Francia e Ungheria ndr). Nel 2008 il prodotto Foie Gras del Périgord è diventato IGP.
Quindi riassumendo, la stessa commissione ha detto che è fuorilegge in Italia ma è Igp in Francia, secondo voi?
L'Ungheria (le quali aziende produttrici sono di proprietà o controllate da francesi e italiani ndr.) ha fatto ancora di meglio, accedendo ai fondi europei per lo sviluppo agroalimentare ha sovvenzionato le aziende produttrici con circa 50mln di €uri...nostri... Secondo voi?
La terza e peggiore di tutti è che l'Italia è stata l'ultima a recepire alcune direttive comunitarie del 1999 sulle produzioni con coinvolti animali.
Vedete questo video
trasmesso dal Tg1 sulle galline ovaiole, alle quali vengono tagliate ali e becco per evitare il cannibalismo e che fino ad oggi vivevano in 5 (fino al 1998 erano in 10) dentro gabbie di 23cmX23cm, per 2 anni al caldo e senza vedere la luce del giorno e della notte.
Cercando in rete si trova di tutto, l'Ideologia Spicciola a cui mi riferisco è sempre e solo quella di chi non vuole aprire gli occhi e che non si fa domande concrete.
Non si può, nello stesso paese, far coesistere allevamenti di galline ovaiole (finanziati anche questi con soldi pubblici) e abolire il foie gras, non ha alcun senso, se non per le lobby di produttori, che IO conosco benissimo.
Con questo non dico che la produzione non è cruenta, ma non lo è più di altre ritenute "normali".
Alesio Piccioni